Pastificio Cav. Giuseppe Cocco:
la pasta come una volta
Lavorazione artigianale con trafila ruvida di bronzo e asciugamento statico a temperatura solare.
Fara San Martino, protetta dalla cima piú alta della Maiella, sulle rive del fiume Verde, è un angolo d’Abruzzo rinomato per il suo fascino e per l’operositá dei suoi abitanti. giá nell’800 la "Fara" era ben conosciuta in Abruzzo, in Italia e all’estero per le sue fiorenti fabbriche di lana, cotone e liquori, ma giá allora l’attivitá piú nota era quella del pastificio.
Ancora oggi gli antichi e preziosi macchinari sono seguiti dall'attento e scrupoloso controllo del Cav. Giuseppe Cocco. E' la sua insostituibile esperienza ad accompagnare tutte le fasi della lavorazione affinchè tutte le qualitá proteiche e nutritive della pasta rimangano intatte, insieme al gusto.
La farina a fontana, al centro l'acqua e, pian piano, bisogna amalgamare. Il "mastro" pastaio versa la semola di grano duro nell'impastatrice e, lentamente, aggiunge acqua purissima, fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo.
La sfoglia passa attraverso le trafile di bronzo, che assicurano alla pasta la ruvidezza necessaria per esaltare il sapore dei nostri sughi. La matassatrice stende la sfoglia ed i suoi rulli in legno, come il mattarello, la tirano fino allo spessore desiderato.
Procedere con questi metodi, assolutamente artigianali, vuol dire impiegare più tempo e più spazio, vuol dire produrre piccole quantità di pasta.
Ma vuol dire, innanzitutto, mantenere il sapore ed il gusto della pasta di una volta.
Ed è proprio questo che interessa al Cav. Giuseppe Cocco (Mastro Peppe).